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DICONO DE "LA TERRA DI NESSUNO"

In questa pagina sono raccolti i pareri e le recensioni di alcuni siti internet in merito al primo volume della saga "Jolly Roger"

Il rifugio degli esordienti. Sezione "letture incrociate"

"Solo tre parole. Voglio il seguito. Subito! Magnificamente ben fatto in ogni sua parte. Devo ammettere che non amo questo genere di romanzi ambientati nel XVII secolo, solitamente pedanti e troppo monotoni ma sono rimasta piacevolmente colpita da questo testo vivace e intrigante. Un’opera prima che merita di stare tra le file delle novità in libreria per il modo fluido in cui è scritto e per la capacità dell’autore di costruire tanto dialoghi realistici quanto personaggi che ben si differenziano l’un l’altra.
Su un piccolo atollo nel Mar dei Caraibi Inglesi, Francesi, Olandesi, Spagnoli e Pirati si fronteggiano con sottili giochi diplomatici per ottenere il segreto dell’isola. Ci sono ricchi Lord esiliati dalla Madre patria, dame in pericolo, giovani eroi che perdono la vita per galanteria, intrighi di corte e intrighi d’amore, sparizioni insolite e torture, morti e ritrovamenti inaspettati. Non manca proprio nulla in questo primo capitolo di quella che spero essere una lunga saga, l’autore ci regala perfino la suspance introducendo personaggi misteriosi che restano purtroppo in sospeso. La cosa magistrale è, a mio parere, la mancanza di una netta distinzione tra buoni e cattivi in un fitto intreccio di interessi e tradimenti mossi tanto da vizi quanto da virtù. La lettura deve andare avanti per conoscere la sorte dei tantissimi personaggi che affollano le pagine con i loro bisogni e segreti. Il fatto poi che sia scritto con uno stile molto diretto e descrittivo permette di sentirsi parte della storia, uno spettatore silenzioso che vede accadere tutto intorno a sé ma non può muovere un dito per aiutare il malcapitato di turno"
 -Melissa M.-

Valtellinarte

Un romanzo per tutti che piace per la sua semplicità espressiva senza estremismi.Dopo averlo letto non vedrete l’ora di saper come finisce la storia. -Silvana Bassola-

 

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